L’ortodonzia entra nella Treccani

L'attenzione per la cura dei denti è cresciuta enormemente negli ultimi decenni. E ricerca, tecnologia, nuovi materiali hanno cambiato completamente sia le cure che le richieste dei pazienti. Si è ampliato il concetto di salute che non coincide più con l'assenza di malattia ma comprende anche la funzionalità ottimale e l'estetica. L'ortodonzia, in questo contesto, ha concquistato sempre più spazio e autorevolezza. Un importanza confermata anche dall'insermento della voce "Ortodonzia" nella famosa "Treccani": la IX appendice della Enciclopedia italiana diretta da Tullio Gregory. Nella IX appendice la nuova "voce" dedicata all'ortodonzia è curata da due esperti italiani, pionieri della branca è protagonisti nel nostro Paese del suo sviluppo, Raoul D'Alessio e Roberto Deli, dell'università Cattolica di Roma. I due specialisti, nell'illustrare la branca, danno conto delle ricerche più recenti, con testi che testimoniano lo sviluppo a diversi livelli: mezzi clinici, metodologie d'intervento e tempi di cura. Un progresso scientifico che ha reso l' ortodonzia uno dei settori più all'avanguardia in odontoiatria.

La storia dell’ortodonzia italiana racchiusa in un opera letteraria a cura della Suso, Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia, questa “La Cittadella” un unico volume prestigioso per suggellare i quarant’anni di vita del sindacato.

Una ricostruzione ordinata narrativamente di storie di uomini, passioni, sacrifici e viaggi nella cultura ortodontica con professionisti di alto profilo scientifico internazionale.

Il libro, a cura di Damaso Caprioglio e Pietro di Michele, con la partecipazione di Massimo Boccaletti e Raoul D’Alessio, edito da Edizioni Martina, sarà l’elemento celebrativo che testimonierà la storia dell’ortodonzia in Italia.

“Nel ricostruire la storia dovevamo rivisitare il <come eravamo>, perché senza la conoscenza dei padri, delle correnti di pensiero che li ispiravano e galvanizzavano, non saremmo mai giunti ai trattamenti ortodontici attuali, chiave del nostro successo”, scrive Pietro di Michele, presidente nazionale Suso, nella presentazione dell’opera, “scolpita nel cuore e nella mente”.

La realizzazione del volume ha avuto inizio grazie alla straordinaria partecipazione del professor Caprioglio, che il presidente di Michele cita come suo grande maestro di specialità e attore indiscusso della storia dell’Odontoiatria italiana, del giornalista Massimo Boccaletti, che ha coordinato il lavoro editoriale, e del presidente provinciale Suso di Roma, Raoul D’Alessio, che grazie alle sue ricerche nazionali e internazionali, ha permesso di fare approdare la voce “Ortodonzia” nella nona appendice dell’Enciclopedia italiana Treccani di scienze, lettere e arti.

Con l’inserimento nella Treccani, il 2015 diventa una data storica per l’ortodonzia italiana, che vede finalmente riconosciuta la propria dignità.

“La nostra ricerca - spiega D’Alessio - avviata sul finire del vecchio millennio, si è avvalsa inizialmente della collaborazione del professor Carl Misch, dell’Università di Pittsburg, negli Usa, affrontando il rapporto tra bellezza naturale, norma e presenza di agenesie dentarie, e valutandone l’influenza sull’estetica del viso e del sorriso. È ulteriormente proseguita negli anni della mia presidenza della Cron-Om, Centro ricerca ortodontico nazionale - ortopedisti mascellari - e con la Sido, Società italiana di ortodonzia, avvalendoci del prezioso contributo del professor Alberto Laino e della professoressa Chiarella Sforza, esperta dell’analisi morfometrica facciale tridimensionale”.

 

Tali studi si sono contraddistinti per il superamento delle valutazioni effettuabili sulle fotografie o sulle proiezioni radiografiche bidimensionali ottenendo, attraverso la digitalizzazione elettromagnetica computerizzata, nuvole di punti tridimensionali, per estrapolare i volumi facciali di ogni volto umano considerati attraenti. Con il professor Roberto Deli, leader internazionale negli studi sulla crescita cranio-facciale, e con il professor Luigi Galantucci, esperto in prototipazione rapida e reverse engineering, si è consolidata ulteriormente la ricerca sulla scansione tridimensionale del volto con tecnica fotogrammetrica.

Come riporta la Treccani: concettualmente la fotogrammeria tridimensionale, oltre a dare una valutazione più realistica del volto stesso, permette un esame dei valori ottenuti che, sia pure non vanno considerati come termini assoluti, consentono comunque di creare delle curve gaussiane entro le quali può essere posto ciascun individuo. Attraverso questa tecnica è possibile rilevare asimmetrie o difetti volumetrici e valutare le differenze dei tessuti molli, prima e dopo qualsiasi terapia.

La ricerca sull’attrattività facciale al femminile, mediante la fotogrammetria 3D, ha avuto un notevole impulso dal contributo del concorso di bellezza italiano, Miss Italia, che ha permesso lo studio dei volti delle finaliste. 

Grazie alla esperienza e alla raffinata sensibilità estetica della presidente Patrizia Mirigliani, Miss Italia ha concesso di realizzare una ricerca unica al mondo, ripetuta per ben quattro edizioni.

E’ stato fortemente condiviso, inoltre, dalla prima presidente donna della Sido, la dottoressa Carmela Savastano, che nel 2010 ne ha rinnovato il progetto implemendando lo slogan lanciato dal Professor D’Alessio: “non solo la medicina al servizio della bellezza, ma la bellezza al servizio della medicina”.

“Il sorriso è il modo più profondo e istintivo con cui ci presentiamo al mondo. Ogni sorriso e diverso, ognuno comunica qualcosa. Per tutti e soprattutto per chi fa della comunicazione il proprio mestiere, il sorriso è la chiave del successo” spiega Raoul D’Alessio a Nuova Finanza, “Il buon approccio sostiene i risultati, e i buoni risultati sostengono a loro volta, la capacità del paziente ad aderire alle cure, fondamentale per il buon successo delle terapie che propongo. L’ortodonzia non prevale sull’estetica dentale e viceversa, vanno di pari passo, si tratta piuttosto di un approccio multifattoriale per giungere al risultato individuale ottimale, a volte anche un sorriso imperfetto è interessante ed ha successo, resta ovviamente per tutti l’attenzione ad un sorriso funzionale e soprattutto sano”.