D’ANNUNZIO, L’ “ASPRA PISTOIA”

 di Piero Gherardeschi

 

Nella Toscana dei campanili, dei Guelfi e Ghibellini, delle Pisorno mai nate, c'è una città all'apparenza quasi silente, distaccata, lontana da scontri e diatribe dove perfino la globalizzazione, che ha caratterizzato altre realtà, sembra non averla sfiorata. Questa città è l'"aspra Pistoia", come ebbe a definirla Gabriele D'Annunzio, città italiana della cultura per il 2017. Ed anche la nomina fra le altre nove candidate a questo ambito riconoscimento, ha riflettuto lo spirito leggero della città: è stata infatti quasi una sorpresa per gli stessi pistoiesi e per il medesimo comitato scientifico che ha lavorato per centrare questo affascinante obiettivo che porterà oltre ad un milione di euro da parte del Ministero dei Beni per le attività culturali e per il turismo, anche un incremento turistico per altro già tangibile dal momento dell' annuncio della nomina.

Nei primi dieci mesi dello scorso anno, infatti, l'aumento dei turisti che si sono aggirati per la Sala o per piazza del Duomo e' stato notevolissimo: oltre l'17 per cento in più di presenze con la prospettiva che dovrebbe portare a superare i già lusinghieri risultati conseguiti lo scorso anno da Mantova, città che a Pistoia ha passato il testimone.

La nomina a città della cultura per il 2017 e' stata per Pistoia l'occasione per allestire un progetto di rigenerazione  e riqualificazione urbana: dall'Antico Ospedale del Ceppo alle mura urbane, dai percorsi ciclopedonali immersi nel verde del centro storico a tutta una serie di rassegne culturali che la città quest'anno svilupperà al meglio, pur consapevole di una serie di importanti eventi nazionali che da anni hanno portato Pistoia all'attenzione nazionale.

Sara' inoltre l'occasione per celebrare pistoiesi eccellenti: sarà organizzata una mostra dedicata a Giovanni Michelucci, l'urbanista che realizzò la Chiesa sulla Autostrada del Sole a Firenze nord e la stazione ferroviaria della città capoluogo toscano, e che si terrà dal 25 marzo al 21 maggio. E avremo un omaggio  all'artista Marino Marini. Sarà la rassegna a lui dedicata "Passioni visive" in programma dal 16 settembre al 7 gennaio 2018 a chiudere le manifestazioni che vedranno Pistoia città della cultura.

Sono questi solo due esempi dell'impegno che il comitato scientifico,  che ha stilato il programma, ha posto nel tentativo di toccare tutte le corde che riguardano una realtà forse diversa dal resto della Toscana.

Se guardiamo bene, infatti, ci troviamo immersi in una realtà dove le 1500 aziende vivaiste la fanno da padrone (e a loro sarà dedicata a giugno una mostra intitolata "Vestire il paesaggio") in una realtà regionale fatta di tessile, di porti, di turismo. Anche in questo sta la splendida anomalia di Pistoia, realtà silenziosa di una Toscana che, come diceva Malaparte, e' abituata a parlare ad alta voce.

Eppure anche a Pistoia una polemica, seppur piccola piccola, c'è stata ed ha riguardato il logo che sarà l'immagine in Italia e nel mondo di questo evento: lo ha realizzato Sara Landini e per lei all'inizio non ci sono stati solo apprezzamenti. Il logo, appunto, appare un intreccio geometrico che dovrebbe richiamare, nelle intenzioni, il reticolo delle strade che caratterizzano il centro storico della città. Per qualcuno, invece, ha ricordato poco la realtà cittadina e molto il gioco dei bastoncini colorati meglio conosciuto come Shangai. La polemica, come abitudine da queste parti, e' durata poco. A mettere il punto finale ci ha pensato il sindaco Samuele Bertinelli: "Il marchio fa discutere ?, si è interrogato. Bene, vuol dire che siamo vivi".

E viva Pistoia lo è davvero. Basta guardare ad alcuni passaggi del programma di quest'anno che propone migliaia e migliaia di eventi a cominciare da quelli delle due maggiori biblioteche cittadine che riserveranno una sezione importante per il Festival del giallo e il Forum del libro a novembre. Ma Pistoia e' anche terra consolidata di festival: da Pistoia Blues, che da sempre richiama migliaia e migliaia di appassionati, ai Dialoghi sull'Uomo che ogni anno, da otto anni a questa parte, porta in città oltre ventimila persone. Insomma ognuno trovera', nel programma che è stato allestito, un'occasione e una opportunità per recarsi a Pistoia: dagli amanti della musica classica e sinfonica, che a primavera potranno ascoltare l'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, agli eventi  nel prossimo marzo dedicati ai più piccoli e che si terranno nel Parco di Collodi, dove visse Carlo Lorenzini e dove verrà proposta una "città letta con lo sguardo dei bambini."

Pistoia, dunque, si appresta a vivere un anno da protagonista in Italia e non solo, un ruolo che la città ha saputo conquistarsi con pieno merito senza proclami e senza enfasi ma con la consapevolezza e la determinazione di chi vuol centrare il bersaglio. Il segreto? "Nessun segreto, ha tenuto a ribadire il sindaco Bertinelli. Abbiamo seguito da vicino l'esperienza di Mantova che giudichiamo molto positiva e per molti versi esemplare. Viviamo una notorietà mediatica mai sperimentata finora, ma abbiamo lavorato molto in questi mesi per meritarci questo riconoscimento."


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