Connessi, con le pinne, il fucile e...

Nicola Bartolini Carrassi
Nicola Bartolini Carrassi

di Nicola Bartolini Carrassi

 

Estate connessi, sempre, ovunque. Nonostante i vip si stiano disconnettendo, sfoggiando non più l’ultimo modello di smart phone, ma il classico, solido, intramontabile Nokia, (o similare), che oltre a fare e ricevere telefonate, al massimo manda messaggi di testo e preistorici MMS, l’utente medio, famoso o no, viaggia con telefoni giganteschi: enormi tavolette tenute strette all’orecchio, o perennemente connesse con WhatsApp, Facebook, Wechat o Twitter. E se i social creano tanta dipendenza da aver generato una patologia epidemiologicamente preoccupante, le compagnie telefoniche, prima molto riluttanti a concedere traffico dati, ora, con l’arrivo del 4G ci viziano, conquistano e ingolosiscono con offerte sempre più ricche di Gigabyte. Aumenta anche la copertura e l’affidabilità, (vedi la campagna promozionale di Vodafone). Più giga = più connessione. Niente più radiolina in spiaggia per seguire gli incontri di calcio: smart phone, tablet e portatili ci permettono oggi di seguire la partita in streaming, concedendoci di non perdere un’azione. E la fetta più grande, nonostante una infrastruttura che ci rende tra gli ultimi paesi per capacità di connessione ad alta velocità, soprattutto quando si parla di cablatura, (paghiamo ancora il prezzo del carrozzone SIP, e la tragedia dell’ultimo miglio, obbligati a preferire consunte reti in rame ai cavi in fibra ottica e a pagare salatissime multe inflitte dalla UE), se la stanno ritagliando i fornitori di contenuti digitali on demand. Per farla breve, e orientarci nella giungla di offerte e player del mercato, ecco, se volete anche voi entrare nel club dei millennials, una guida alla miglior offerta.

Tutte le televisioni, da Rai a Mediaset, passando per La7 ed i gruppi come Discovery, hanno portali on line che offrono streaming delle reti in diretta e materiali on demand o in replay. Tutto gratuitamente, o quasi, (se siete prossimi ad un servizio wi-fi, offerto dal vostro resort o locale o spiaggia prediletti, scatenatevi senza remore). Alla tv tradizionale, che ha dovuto adattarsi ai tempi, si sono affiancati i servizi on demand di Infinity Tv, (voluta da Mediaset anche per arginare l’arrivo di un colosso americano, ne parliamo più avanti), Sky on line -ora Now Tv- che segue la propria vocazione di pay tv e fornitore VOD anche su internet, Tim Vision, (se non ha nuovamente cambiato nome), e il colosso di cui prima, Netflix. Quest’ultimo è nato come servizio di noleggio dvd per posta negli USA, per poi diventare la piattaforma più ricca e performante nel segmento web. Per quanto la tecnologia corra,  siamo molto lenti. Siamo lenti come infrastrutture, già detto, lenti per quanto concerne l’informatizzazione e la digitalizzazione, ma i pochi -ma buoni-, che magari non arrivano a fine mese, ma cambiano telefono ogni otto mesi, giustificano lo sforzo di un mercato ancora debole e povero di contenuti. In una Italia che pretende tutto gratis, o solo materiale scaricato illegalmente, si fa fatica a ‘vendere’ servizi di qualità, e quindi le piattaforme stentano, seguendo una strategia del ‘vorrei ma non posso’, che in America ed altri paesi, invece ha generato introiti e indotto. Non sono milioni coloro i quali si dedicano alla visione di una intera serie: i famosi cofanetti con tutte le stagioni disponibili, una delizia per chi ama serie come Games of Throne o Big Bang Theory. Una volta avremmo dovuto aspettare ‘il prossimo episodio'. Oggi possiamo divorare tutto ‘Friends’ in un a maratona di tre giorni. Insomma, un mercato che si lancia per conquistare e mantenere posizioni di relativo dominio, (ci siamo, piantiamo la bandiera e vediamo che succede), che rilancia con offerte a mano a mano più appetitose, ma che ancora non riesce a bissare il successo ottenuto Oltreoceano. Intanto, ‘gli smanettoni’, quelli sempre connessi, ma anche i ‘pasticcioni’, quelli connessi che portano il telefono a riparare il proprio device, ogni piè sospinto per imperizia, garantiscono una copertura decente, e cominciano -a fatica- ad assimilare il concetto che anche un film, un telefilm, (come una canzone o un software), devono essere pagati. Ecco allora i tickets per assicurarsi la visione di Film, sport, intrattenimento e serial a prezzi piuttosto competitivi: si va dai 7 ai 49 euro al mese, all’incirca. I servizi più gettonati restano quelli dedicati a film, serie tv e animazione: con 9 euro circa al mese, si può essere sicuri di avere sempre qualcosa da guardare. Il prezzo sale, nel caso di Sky, quando si accede all’offerta sport: calcio rules. 

 

Parlavamo di offerta: ABC Studios non perde un colpo, e distribuisce i propri contenuti a tutti i player sul mercato, senza particolari esclusive. Più interessante l’offerta di serie tv che sono proposte in contemporanea con gli States o il Giappone: occasione prelibata per chi è impaziente o semplicemente amante del genere TV. D’altronde le grandi star, ormai, non considerano più un ripiego passare dal cinema ai set tv, e aggiungiamo che molti serial sono ormai cult non solo per la partecipazioni di grandi interpreti, ma anche per il budget e per l’occasione che la lunga serialità concede agli sceneggiatori di poter costruire e sviluppare vicende che favoriscono anche la profondità dei personaggi. Dall’America arriva anche l’ultimo MUST: non solo piattaforme che offrono serie tv e film già trasmessi, o che verranno trasmessi in tv o programmati al cinema. Il punto forte di Netflix è quello di offrire serie originali, prodotte per il pubblico della piattaforma… (Mediaset ha acquistato molti programmi Netflix, prima dello sbarco del servizio in Italia, si dice, proprio per ‘indebolire’ l’offerta del concorrente). Concludendo, qualunque servizio scegliate, provatelo gratuitamente: al contrario di un abbonamento con decoder, on line potete disdire il servizio, -e l’addebito dell’abbonamento scelto- con un click, in qualunque momento. Non dimentichiamo la piattaforma iTunes, la prima storica, e YouTube: pronto per il noleggio on line. Buona visione.


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